Gregory

130,00 

L’opera Gregory è di Gabriele Bizzarri e racconta questa storia. “Veniva da Saint Louis, non ricordava come ci fosse finito lì, in una panetteria di campagna a rispondere alle continue domande dei clienti sul suo conto. Gregory, così lo chiamavano i titolari del negozio, non lo sapeva, non lo ricordava. E si sa, quel tipo di ricordi non è facile trovarli, vanno a finire nello stesso posto in cui si perdono i calzini spaiati. Nello stesso posto in cui vanno i nomi e i saluti delle persone appena conosciute: nell’armadio delle cose dimenticabili, e inesorabilmente dimenticate, veniva da lì Gregory.”

 

L’opera è di dimensioni: 21×61 cm

Materiali utilizzati: Acrilico su legno

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Descrizione

L’opera Gregory è di Gabriele Bizzarri e racconta questa storia. “Veniva da Saint Louis, non ricordava come ci fosse finito lì, in una panetteria di campagna a rispondere alle continue domande dei clienti sul suo conto. Gregory, così lo chiamavano i titolari del negozio, non lo sapeva, non lo ricordava. E si sa, quel tipo di ricordi non è facile trovarli, vanno a finire nello stesso posto in cui si perdono i calzini spaiati. Nello stesso posto in cui vanno i nomi e i saluti delle persone appena conosciute: nell’armadio delle cose dimenticabili, e inesorabilmente dimenticate, veniva da lì Gregory.”

 

L’opera è di dimensioni: 21×61 cm

Materiali utilizzati: Acrilico su legno

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21×61

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Il racconto di una storia affascinante

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    Spesso gli artisti esprimono sé stessi attraverso le loro opere. Gli “straVolti” invece, siamo noi, sono i volti che espongono le tracce della nostra storia, delle nostre giornate e dei nostri anni. Li guardiamo e vediamo ciò che siamo. Gabriele va oltre l’espressività, perché i suoi straVolti sono narrazioni visive di cui noi siamo i protagonisti. Ogni opera è un viaggio attraverso le nostre esperienze, un riflesso mutevole della nostra identità. Non ci appariranno mai uguali, perché cambiano insieme a noi, come pagine di un diario visivo. Fin da giovane, ha coltivato la sua passione per la sperimentazione e la creatività, esplorando tra vecchie cianfrusaglie e lasciando che la sua mente curiosa danzasse tra le possibilità artistiche. Dopo aver studiato psicologia a Pescara e comunicazione pubblicitaria a Roma, ha arricchito il suo bagaglio di esperienze trascorrendo un anno in Australia, lavorando e viaggiando lungo la costa est. Sempre legato al mondo dell’arte, Gabriele ha sperimentato e giocato con la creatività in vari settori. La pandemia ha rappresentato una svolta, portandolo a esplorare il mondo della pittura. È così che sono nati i suoi straVolti, dipinti che vanno oltre il concetto di ritratto tradizionale, diventando specchi delle emozioni e delle storie intrecciate di chi li guarda. Ogni “straVolto” di Gabriele racconta una biblioteca di storie dietro i volti che vediamo, i nostri e quelli degli altri. Non è solo pittura, ma una forma di comunicazione che sfida il tempo e la monotonia, invitandoci a guardare dentro di noi e negli altri per scoprire un universo di esperienze. Attraverso la sua arte, Gabriele Bizzarri ci invita a esplorare la complessità della vita, a riscrivere le nostre storie e a riflettere sulle molteplici sfaccettature dell’umanità che si riflettono nei suoi straVolti.

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